È un momento di tensione nel mondo della Formula 1: la McLaren, dopo un 2024 trionfale con la conquista del titolo costruttori, si trova improvvisamente in una situazione critica. I nuovi dati emersi dalle prime gare del 2025 e le recenti modifiche regolamentari della FIA hanno scosso il team di Woking, mettendo in discussione la loro supremazia. Ma cosa sta succedendo davvero?

Tutto è iniziato con un’indiscrezione: la FIA, attenta a garantire equità, ha introdotto controlli più severi sulle ali posteriori per il 2025, mirando a eliminare il fenomeno del cosiddetto “mini-DRS”. Questo dispositivo, che alcuni team – tra cui la McLaren – avrebbero sfruttato per ridurre la resistenza aerodinamica, è stato al centro delle polemiche già lo scorso anno. Le immagini dell’ala della MCL38, che si fletteva ad alta velocità, avevano sollevato sospetti, ma i test statici avevano sempre dato esito positivo. Ora, però, le nuove regole sono implacabili: il margine di flessione è stato ridotto drasticamente, passando da 2 mm a soli 0,5 mm a partire dal Gran Premio del Giappone. Questo cambiamento sembra aver colpito duramente la McLaren.

I dati delle prime gare parlano chiaro. In Australia, Lando Norris ha dominato, ma già in Cina il vantaggio della MCL39 è apparso ridimensionato. La velocità di punta, un punto di forza l’anno scorso, sembra aver subito un calo significativo. Gli esperti ipotizzano che il team abbia dovuto irrigidire l’ala posteriore per conformarsi alle nuove norme, sacrificando preziosi chilometri orari sui rettilinei. “Non siamo stati dominanti come ci aspettavamo,” ha ammesso Andrea Stella, team principal, con un tono che tradisce preoccupazione. E mentre la McLaren cerca di adattarsi, rivali come Red Bull e Ferrari stanno recuperando terreno.

Ma non è solo una questione tecnica. La pressione psicologica sta crescendo. Norris e Oscar Piastri, piloti di talento, devono ora affrontare una competizione più agguerrita, con Max Verstappen e Lewis Hamilton pronti a sfruttare ogni debolezza. Fonti interne suggeriscono che il team stia lavorando giorno e notte per trovare soluzioni, ma il tempo stringe. Il 2025 è l’ultimo anno delle attuali regolamentazioni, e ogni punto perso ora potrebbe essere decisivo.
I tifosi, abituati ai successi recenti, sono in ansia. Sui social, si parla già di “crisi” e si chiedono spiegazioni. La McLaren, tuttavia, non è nuova alle sfide. La loro rimonta nel 2023 e la vittoria del 2024 dimostrano una resilienza fuori dal comune. Riusciranno a trasformare questa difficoltà in un’opportunità? La risposta arriverà presto, a Suzuka, dove ogni dettaglio conterà.
In un mondo dove la velocità è tutto, la McLaren deve correre contro il tempo. La FIA ha alzato l’asticella, e ora tocca a Woking dimostrare di essere all’altezza. Una cosa è certa: in Formula 1, nulla è scontato, e questa stagione promette scintille.