SCONVOLGENTE: Marotta accusa Inzaghi di tradimento! “Gli ho fatto cinque proposte, le ha rifiutate tutte…” – Il retroscena clamoroso che nessuno si aspettava
Il mondo Inter è ancora scosso dalla partenza improvvisa di Simone Inzaghi, ma nelle ultime ore la situazione ha assunto contorni drammatici e inaspettati. In una conferenza stampa straordinaria convocata a Milano, il presidente Giuseppe Marotta ha rivelato dettagli scioccanti sull’addio dell’ormai ex allenatore nerazzurro, accusandolo pubblicamente di aver “tradito la fiducia” della società e dei tifosi.
Marotta rompe il silenzio: “Una ferita personale e professionale”
“Non avrei mai pensato di dover parlare in questi termini di Simone,” ha esordito Marotta, visibilmente deluso. “Abbiamo fatto tutto il possibile per trattenerlo. Gli ho presentato cinque proposte diverse, con adeguamenti economici e garanzie tecniche. Ma le ha rifiutate tutte, senza nemmeno discuterne seriamente.”
Le parole del dirigente suonano come un’accusa diretta: Inzaghi, che fino a poche settimane fa veniva celebrato per aver riportato lo Scudetto a San Siro, avrebbe già deciso da tempo di voltare pagina, senza mai chiaramente comunicarlo alla società.
Le cinque proposte rifiutate
Secondo quanto riferito da Marotta, le offerte fatte a Inzaghi comprendevano:
-
Rinnovo triennale con ingaggio aumentato del 30%.
-
Piena autonomia sul mercato, con carta bianca sulle scelte tecniche.
-
Incentivi legati alla Champions League.
-
Un ruolo maggiore nella gestione delle giovanili.
-
Possibilità di entrare nel board tecnico del club dopo il contratto da allenatore.
“Tutte proposte che qualsiasi tecnico avrebbe considerato un sogno,” ha sottolineato Marotta. “Eppure, lui ha scelto di voltarsi dall’altra parte.”
L’offerta saudita già sul tavolo?
Le parole del presidente alimentano una teoria che molti già sospettavano: Inzaghi avrebbe avuto contatti con l’Al Hilal molto prima della fine della stagione, e avrebbe giocato su due tavoli senza mai chiarire le sue intenzioni.
“È stato un comportamento che ci ha sorpresi. Noi ci fidavamo di lui,” ha continuato Marotta. “Ma alla luce di quanto accaduto, è evidente che le sue priorità erano cambiate da tempo.”
L’offerta dell’Al Hilal, secondo fonti saudite, si aggira intorno ai 60 milioni di euro in tre anni, con benefit di lusso e pieno controllo sul progetto sportivo. Un pacchetto che, evidentemente, l’Inter non poteva eguagliare.
Le reazioni nello spogliatoio
Le dichiarazioni di Marotta hanno scatenato una nuova ondata di tensione nell’ambiente nerazzurro. Alcuni giocatori avrebbero appreso con sorpresa che l’allenatore aveva già deciso da settimane di andarsene. “Ci ha parlato di futuro, di lavoro e crescita… e intanto stava trattando altrove?” ha detto, in forma anonima, un veterano della squadra.
Lautaro Martínez, già protagonista nei giorni scorsi con parole pesanti su una figura misteriosa che destabilizzava lo spogliatoio, ha postato una frase criptica sui social:
“Chi gioca con i sentimenti altrui, prima o poi paga il prezzo.”
Un messaggio che molti hanno interpretato come un chiaro riferimento a Inzaghi.
I tifosi: tra rabbia e delusione
Anche la tifoseria non è rimasta indifferente. I social sono stati inondati da messaggi di delusione e amarezza:
“Ci hai lasciati nel momento più alto, per soldi. Questo è il tuo grazie?”, scrive un utente.
“Se era già deciso, doveva dirlo. Non mentire ai tifosi,” scrive un altro.
Nel frattempo, alcuni gruppi organizzati stanno valutando di non rendere omaggio all’ex tecnico in caso di futuro ritorno a San Siro: “Chi tradisce, non è più dei nostri.”
E adesso?
Con il quadro che si fa sempre più complesso, l’Inter dovrà affrontare una doppia sfida: ricostruire la fiducia all’interno del club e scegliere rapidamente un successore capace di non far rimpiangere Inzaghi. I nomi sul tavolo restano quelli di Thiago Motta, Marcelo Gallardo e Antonio Conte, ma le trattative sono ancora in fase iniziale.
Marotta ha concluso la conferenza con una frase tanto amara quanto carica di determinazione:
“L’Inter non si ferma per nessuno. Chi sceglie di andarsene, sarà sostituito da chi ha il cuore nerazzurro.”
La ferita è aperta. La fiducia è stata incrinata. Ma il futuro dell’Inter si scriverà, ancora una volta, nel segno della resilienza. E forse, anche della vendetta sportiva.