“L’HO VISTO USARLA!” – Atmane accusa Sinner, ma l’indagine lampo lo scagiona completamente

Terence Atmane ha scosso il mondo del tennis con un’accusa esplosiva lanciata subito dopo la sua eliminazione nella semifinale del Cincinnati Open contro Jannik Sinner. Con tono carico di tensione, il tennista francese ha dichiarato:
“L’ho visto usarla. Ha messo qualcosa nella borraccia e non era normale. Non possiamo far finta di niente.”
Secondo Atmane, il gesto di Sinner durante un cambio campo avrebbe fatto nascere il sospetto che l’italiano avesse utilizzato una sostanza irregolare. La frase, pronunciata davanti alle telecamere e ai giornalisti a fine partita, ha immediatamente fatto il giro del mondo, innescando reazioni contrastanti tra tifosi, esperti e dirigenti del circuito ATP.
Ben Navarro, CEO del torneo di Cincinnati, non ha perso tempo. Dopo soli pochi minuti dalla segnalazione, ha richiesto che la borraccia di Sinner fosse ritirata e analizzata con urgenza da un laboratorio indipendente. L’indagine è stata condotta con la massima trasparenza e ha avuto la priorità assoluta.
Nel giro di poche ore, i risultati delle analisi sono arrivati, sorprendendo tutti – e mettendo fine alle speculazioni: nella borraccia di Jannik Sinner non è stata trovata alcuna sostanza vietata. Le analisi hanno confermato che il contenuto era una comune bevanda isotonica, a base di sali minerali e carboidrati, approvata dalle autorità sportive e perfettamente legale.
Lo staff medico di Sinner ha prontamente rilasciato una dichiarazione:
“Abbiamo sempre seguito i protocolli ufficiali. Il prodotto utilizzato è pubblico, regolarmente registrato e usato da moltissimi atleti. Non c’è mai stato nulla da nascondere.”
Sinner, visibilmente sereno, ha preferito non alimentare la polemica:
“Capisco che dopo una sconfitta, le emozioni possano prendere il sopravvento. Ma ho la coscienza pulita. Sono qui per giocare a tennis, non per rispondere ad accuse infondate.”
Terence Atmane, dopo la pubblicazione ufficiale dei risultati, ha parzialmente ritrattato:
“Forse ho interpretato male ciò che ho visto, ma l’ho fatto in buona fede. Se mi sono sbagliato, chiedo scusa a Jannik e al torneo.”
L’episodio, sebbene concluso rapidamente, ha lasciato il segno nel circuito: ha mostrato quanto fragile possa essere la reputazione anche degli atleti più corretti, e quanto sia importante non lanciare accuse pubbliche senza prove concrete.
Ora Jannik Sinner si prepara alla finale con Carlos Alcaraz, non solo con la forza del suo tennis, ma con la tranquillità di chi ha saputo affrontare un’accusa pubblica e ne è uscito completamente scagionato – nel giro di poche ore.