# McLaren sotto i riflettori: Zak Brown reagisce allo scandalo FIA con parole dure
In una drammatica svolta di eventi che hanno scosso il mondo del motorsport, la FIA ha recentemente esposto uno scandalo imbroglione di alto profilo durante le qualifiche INDY 500, portando alla squalifica di due piloti per componenti illegali nelle loro auto. Lo scandalo ha attirato l’attenzione di Zak Brown, CEO della McLaren Formula 1, che ha risposto con una dichiarazione di nove parole che ha sbalordito il paddock: “Questo è un duro colpo per il nostro sport”.
Brown, la cui freccia McLaren Team è coinvolta nell’Indy 500, non ha fatto segreto della sua delusione per l’incidente, dicendo che tali eventi hanno messo un’ombra sul motorsport. “Questo scandalo continuerà a pesare pesantemente fino a quando non sarà completamente risolto”, ha aggiunto, evidenziando la necessità di trasparenza e integrità. La sua reazione arriva in un momento in cui la McLaren è già stata coinvolta in controversia in Formula 1, con rivali, in particolare Red Bull, che sostengono irregolarità tecniche sulla progettazione dei freni posteriori della MCL39 e sulla gestione della temperatura dei pneumatici. Tuttavia, la FIA ha ripetutamente sostenuto la legalità delle auto della McLaren dopo ispezioni approfondite.
Il contesto dello scandalo Indy 500 è aggravato da precedenti controversie, come la saga “push-to-pass” emersa dopo il Grand Prix di San Pietroburgo del 2024, che ha visto i conducenti Josef Newgarden e il potere penalizzato per le modifiche illegali. Brown ha definito la situazione “una vergogna” e ha sottolineato che tali incidenti danneggiano la credibilità di IndyCar e Motorsport nel suo insieme. “Dobbiamo assicurarci che le regole siano rispettate da tutti”, ha detto, chiedendo misure più severe per prevenire violazioni future.
Nel frattempo, nella Formula 1, la McLaren sta dominando la stagione 2025, con un vantaggio di oltre 100 punti nel campionato dei costruttori e una stretta battaglia tra i suoi piloti, Oscar Piastri e Lando Norris, per il titolo dei conducenti. Tuttavia, il successo della squadra è stato oscurato dal sospetto, con Red Bull che solleva domande sulla legalità del sistema di raffreddamento delle gomme della McLaren. Brown ha risposto con il sarcasmo, alzandosi al Gran Premio di Miami con una bottiglia d’acqua etichettata “Acqua dei pneumatici”, un gesto che ha suscitato reazioni miste.
Nonostante le accuse, Andrea Stella, preside del team della McLaren, ha difeso la squadra, sottolineando che le ispezioni della FIA non avevano mai trovato irregolarità. Toto Wolff di Mercedes ha anche sostenuto la McLaren, criticando l’atteggiamento di coloro che si accusano di frode semplicemente perché erano surclassi in pista. “Quando qualcuno fa un lavoro migliore, non dovremmo piangere la cospirazione”, ha detto Wolff.
Con la stagione 2025 che si avvicina ai momenti cruciali, le parole di Brown suonano come avvertimento: il motorsport deve affrontare le sue ombre per preservare la sua integrità. McLaren, nel frattempo, corre, determinato a dimostrare la sua superiorità, non solo in pista, ma anche per difendere la sua reputazione.