📢Lewis Hamilton FA UNA DICHIARAZIONE BRUTALE al capo della FIM dopo la penalità inflitta al pilota KTM Maverick Vinales: “HO COMPRATO LA KTM, COSA STATE FACENDO ALLA MIA SQUADRA?” – Luxury Blogs
Il 14 aprile 2025, la MotoGP è stata travolta da una polemica infuocata dopo il Gran Premio del Qatar, dove Nicolas Goyon, team manager di Red Bull KTM Tech3, ha accusato la Federazione Internazionale di Motociclismo (FIM) di parzialità. Al centro della disputa c’è Maverick Viñales, penalizzato per pressione irregolare delle gomme, che lo ha fatto retrocedere dal secondo al quattordicesimo posto. Goyon ha definito la decisione “ingiusta” verso Viñales, suggerendo che piloti come Marc Márquez e Francesco Bagnaia abbiano ricevuto trattamenti più favorevoli in situazioni simili. La risposta di Davide Tardozzi, team manager di Ducati, è stata immediata e tagliente: “Regole uguali per tutti, senza eccezioni.” Queste sei parole hanno acceso un dibattito che sta dividendo tifosi e addetti ai lavori, mentre la crisi finanziaria di KTM aggiunge tensione al futuro di Tech3.
Il Qatar ha visto Márquez dominare, conquistando la terza vittoria stagionale e consolidando la leadership nel mondiale con 123 punti. Viñales, autore di una gara straordinaria, ha tenuto testa al “Cabroncito” per gran parte della corsa, capitalizzando un’ottima partenza e un ritmo impeccabile. Tuttavia, la penalità per le gomme ha regalato il secondo posto a Bagnaia, che ha chiuso a 4,5 secondi da Márquez, e il terzo a Franco Morbidelli. Goyon, parlando a caldo, ha espresso frustrazione, sostenendo che la FIM applichi le regole in modo incoerente. Ha citato casi passati in cui, a suo dire, Márquez e Bagnaia avrebbero evitato sanzioni per infrazioni simili, senza però fornire dettagli precisi. Su X, un tifoso ha scritto: “Goyon ha ragione, Viñales meritava il podio!” Altri, invece, difendono la FIM: “Le regole sono chiare, Tech3 deve accettarle.”
La penalità a Viñales non è un caso isolato. In Qatar, Alex Márquez ha ricevuto un Long Lap Penalty per un contatto con Fabio Di Giannantonio, ma Goyon ha insinuato che le decisioni siano più severe verso squadre meno influenti come KTM. La RC16 di Tech3, pur mostrando progressi con Viñales e Enea Bastianini, fatica a competere con la Ducati Desmosedici, che ha monopolizzato il podio. Bagnaia, terzo nel mondiale con 93 punti, ha sfruttato la penalità di Viñales per guadagnare terreno, mentre Márquez sembra inarrestabile. La risposta di Tardozzi, secca e senza compromessi, riflette la fiducia di Ducati nella propria posizione dominante, ma ha anche irritato chi vede favoritismi. Un utente su X ha commentato: “Ducati detta legge, la FIM segue.”
KTM, però, combatte su un altro fronte: la bancarotta dichiarata a fine 2024, con debiti per 3 miliardi di euro, mette a rischio la sua presenza in MotoGP. Il team ufficiale con Pedro Acosta e Brad Binder, insieme a Tech3 con Viñales e Bastianini, dipende da un piano di ristrutturazione fragile. Dorna, preoccupata per una possibile riduzione della griglia, monitora la situazione, mentre Red Bull garantisce supporto per il 2025. Viñales, che ha firmato con Tech3 per il 2025 abbandonando Aprilia, si trova in una posizione delicata. La sua prestazione in Qatar—dove ha battuto rivali come Johann Zarco e Fermín Aldeguer prima della penalità—mostra il suo talento, ma la crisi di KTM potrebbe limitarne le ambizioni. Bastianini, invece, ha chiuso nono, lamentando vibrazioni alla RC16.
La polemica di Goyon arriva in un momento di grande tensione. In Malesia, durante i test di febbraio, il manager aveva elogiato l’adattamento di Viñales e Bastianini, definendoli pronti a “danzare con la moto.” Ma in Qatar, Acosta ha evidenziato problemi di frenata, un punto debole che ha penalizzato il team. La FIM, sotto accusa, non ha risposto direttamente, ma le regole sulle pressioni delle gomme, introdotte per sicurezza, sono rigide: una violazione comporta 16 secondi di penalità. Alcuni analisti suggeriscono che Tech3 abbia sottovalutato i controlli, mentre altri vedono nella protesta di Goyon un tentativo di spostare l’attenzione dai problemi interni.
Con il Gran Premio dell’Arabia Saudita in arrivo, la MotoGP si prepara a nuove battaglie. Márquez punta a estendere il vantaggio, mentre Bagnaia cerca costanza. Per Viñales, il Qatar è stato un misto di trionfo e amarezza, con il podio sfumato per una regola controversa. La disputa tra Goyon e Tardozzi, amplificata dai social, riflette le rivalità di una stagione già incandescente. KTM, nonostante le difficoltà, resta in lotta, ma il futuro è incerto. La pista dirà se Viñales potrà prendersi la rivincita o se Ducati e la FIM continueranno a dominare il racconto della MotoGP.