Una frase di otto parole, pronunciata da Gaël Monfils, marito di Elina Svitolina, ha fatto il giro del mondo. La destinataria? Jasmine Paolini, fresca di sconfitta contro la moglie del tennista francese. Ma il colpo di scena arriva con una telefonata trapelata tra Paolini e Jannik Sinner…
La tensione nel circuito WTA e ATP non è mai stata così alta. Dopo il match tra Elina Svitolina e Jasmine Paolini al Roland Garros, vinto dalla tennista ucraina con una prestazione impeccabile, il marito della Svitolina, Gaël Monfils, non ha resistito e ha lanciato una stoccata velenosa alla tennista italiana.
“La classe non si compra, si dimostra in campo” – queste le otto parole che Monfils ha pronunciato in un’intervista a bordo campo, rispondendo a una domanda apparentemente innocua sul match. Una frase che ha immediatamente scatenato un’ondata di reazioni sui social, dove fan e addetti ai lavori si sono divisi sull’eleganza – o meno – del commento.
Ma la questione non finisce qui.
Secondo fonti vicine all’entourage di Monfils, la frecciata conteneva anche una sottile allusione a Jannik Sinner, attuale compagno (non ufficiale, ma sempre più presente nei gossip) di Jasmine Paolini. L’intento? Mettere pressione alla coppia italiana, suggerendo che il successo di Sinner non “contamini” lo stile della tennista toscana.
E proprio da qui nasce il colpo di scena che ha lasciato tutti a bocca aperta.
Nelle ore successive al match, è trapelata una conversazione privata tra Paolini e Sinner – apparentemente registrata da una fonte vicina alla squadra del campione altoatesino. Nella telefonata, i due si confrontano sull’episodio e, con sorprendente serenità, Jannik dice:
“Jas, chi parla troppo ha paura. Tu sei già dove devi essere.”
La risposta di Paolini è ancora più incisiva:
“Meglio perdere oggi con eleganza che vincere con l’arroganza.”
Una frase che è diventata virale su X (ex Twitter) e Instagram, ricevendo il plauso anche da ex campioni come Flavia Pennetta e Fabio Fognini, che hanno elogiato la maturità della giovane coppia italiana.
Nel mondo del tennis, i commenti taglienti fanno parte del gioco, ma raramente si assiste a una catena di eventi così teatrale. Monfils ha successivamente minimizzato le sue parole, dicendo che si trattava solo di una “considerazione generale”.
Tuttavia, il pubblico ha già scelto da che parte stare. Il duetto Paolini-Sinner emerge non solo come una promessa sportiva, ma anche come simbolo di eleganza e compostezza sotto pressione. Un contrasto netto con le provocazioni da “vecchia scuola”.
Il tennis non è solo uno sport, ma anche uno spettacolo di emozioni, parole e simboli. E in questo caso, la vera vittoria non si misura solo con i punti sul tabellone, ma anche con la capacità di rispondere alle critiche con classe.