Il mondo della Formula 1 è nuovamente scosso dalle indiscrezioni della FIA, che hanno innescato enormi cambiamenti interni sia alla Red Bull Racing che alla McLaren . L’organo di governo ha rivelato che la McLaren ha utilizzato una “tecnica di frenata innovativa” che potrebbe averle conferito un significativo vantaggio competitivo nella prima metà della stagione 2025.
Poco dopo la rivelazione, nel paddock è scoppiato il caos. Red Bull e McLaren hanno immediatamente avviato delle revisioni interne, ed entrambe le squadre hanno da allora annunciato quello che gli addetti ai lavori chiamano un “reset strategico”. Per Red Bull, questo significa una completa rivalutazione del sistema frenante e del team di analisi dati. Per McLaren, potrebbe significare un controllo più rigoroso di una tecnica che sostengono essere legale, ma che ora potrebbe essere a rischio.
La rivelazione della FIA scuote la griglia di partenza
Giovedì mattina, la FIA ha pubblicato un bollettino tecnico che dettagliava un’indagine sul sistema frenante della McLaren, scaturita dalle lamentele dei team rivali dopo il Gran Premio di Miami. Secondo il rapporto, la McLaren ha sviluppato un meccanismo frenante altamente sofisticato, gestito da software, che ridistribuisce dinamicamente la forza frenante tra l’asse anteriore e quello posteriore in tempo reale, con una velocità superiore a quella consentita dai sistemi convenzionali.
La FIA ha descritto il sistema come “un’ottimizzazione estrema degli strumenti di migrazione dei freni consentiti”, ma non lo ha dichiarato espressamente illegale. Tuttavia, ha riconosciuto che l’innovazione si muove su una “linea sottile” tra un’ingegnosa progettazione e una potenziale violazione del codice sportivo.
Red Bull reagisce rapidamente: “Dobbiamo recuperare subito”
Per la Red Bull, la rivelazione ha suscitato immediata preoccupazione. Il Team Principal Christian Horner ha parlato ai giornalisti fuori dal motorhome della Red Bull a Imola:
“L’approccio della McLaren è certamente audace, ma se rientra nei regolamenti, tanto di cappello. Tuttavia, dobbiamo tornare indietro, rivedere il loro operato e assicurarci di poter competere in modo equo ed efficace.”
Dietro le quinte, fonti affermano che il team tecnico della Red Bull è sotto pressione per analizzare il sistema McLaren e adattarvisi rapidamente. Un ingegnere capo della divisione prestazioni freni sarebbe stato riassegnato, alimentando le speculazioni sul fatto che la Red Bull stia valutando l’introduzione di un sistema analogo, o addirittura controproducente, nelle prossime gare.
McLaren non molla: “L’innovazione è ciò che guida questo sport”
Il CEO della McLaren, Zak Brown, ha difeso il sistema e ha sottolineato che l’innovazione è sempre stata al centro della F1. In un’intervista successiva all’annuncio della FIA, Brown ha dichiarato:
Abbiamo passato anni a perfezionare i nostri sistemi nel rispetto del regolamento. Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo sviluppato: è legale, intelligente e fa parte delle corse. Se altri vogliono stare al passo, questa è la loro sfida.
Il Team Principal Andrea Stella ha aggiunto che la McLaren ha condiviso volontariamente i documenti tecnici con la FIA a marzo, dimostrando trasparenza e un approccio proattivo.
Tuttavia, la McLaren non è ancora fuori pericolo. Con la FIA che sta ora esaminando le implicazioni normative a lungo termine di tali sistemi, è possibile che più avanti nella stagione vengano introdotte modifiche al regolamento per limitare queste strategie di frenata dinamica estreme.
Le ricadute competitive
Questa rivelazione arriva in un momento cruciale nella lotta per il campionato. La rinascita della McLaren nel 2025 è stata innegabile: Lando Norris ha ottenuto la sua prima vittoria in carriera all’inizio di questa stagione e Oscar Piastri ha concluso costantemente tra i primi cinque. Molti ora credono che l’impianto frenante abbia svolto un ruolo fondamentale nell’ottimizzazione dell’usura degli pneumatici, dell’ingresso in curva e del risparmio di carburante, fattori chiave nei recenti risultati di gara.
Nel frattempo, la Red Bull, pur rimanendo competitiva, ha mostrato segni di vulnerabilità. Max Verstappen ha espresso frustrazione per il bilanciamento della vettura nelle curve a media velocità – ironicamente, proprio le aree in cui la McLaren sembra eccellere.
Concessionarie auto nelle vicinanze
Ferrari e Mercedes sono rimaste per lo più in silenzio, anche se entrambe le squadre, a quanto si dice, stanno spingendo per una maggiore chiarezza su dove si traccia il confine tra “ingegneria creativa” e “vantaggio sleale”.
Cosa succederà adesso?
Con il Gran Premio dell’Emilia-Romagna all’orizzonte, tutti gli occhi saranno puntati sulla McLaren per vedere se i riflettori della FIA influenzeranno le sue prestazioni. Nel frattempo, la Red Bull dovrebbe testare nuove configurazioni di freni nelle sessioni di prove libere di venerdì.
La FIA dovrebbe tenere una riunione tecnica con tutti i rappresentanti dei team la prossima settimana per affrontare la questione dell’impianto frenante e determinare se le attuali normative richiedano una revisione.
Considerazioni finali: uno sport in transizione
La Formula 1 ha sempre prosperato sul filo del rasoio dell’innovazione e delle regolamentazioni. La svolta della McLaren è solo l’ultimo esempio di come i team si spingano oltre i limiti per raggiungere la gloria. Resta da vedere se il sistema verrà considerato “troppo intelligente”, ma una cosa è certa: la stagione 2025 è appena diventata molto più intensa.
Come ha affermato un ingegnere senior in forma anonima:
“Non si tratta solo di frenata. Si tratta del futuro della competizione in Formula 1.”
E nelle parole che ora risuonano nel paddock: “È finita”. I vecchi modi di fare le cose sono finiti. Benvenuti nella nuova F1.