Una partita accesa si è trasformata in un caso destinato a far discutere tutto il mondo del tennis. Al termine di un match valido per il secondo turno di un importante torneo WTA, Jasmine Paolini ha espresso forti dubbi sul comportamento in campo della sua avversaria, Peyton Stearns, accusandola apertamente di aver utilizzato tattiche di imbroglio durante la partita.

L’episodio si è verificato ieri sera, in uno scenario che sembrava quello di un normale confronto tennistico. La partita è stata combattuta, con lunghi scambi e tensione crescente, ma è nel terzo set che la situazione è precipitata. Paolini, apparsa visibilmente infastidita da alcuni comportamenti dell’avversaria, ha chiesto l’intervento del giudice di sedia, lamentando presunti “ritardi tattici”, “urla fuori tempo” e addirittura “richiami verbali” durante il momento del colpo.

A fine match, perso da Paolini con il punteggio di 6-4, 3-6, 7-5, l’italiana si è presentata in conferenza stampa con parole che hanno infiammato il dibattito:
“Non voglio fare polemiche gratuite, ma oggi in campo non è stata una partita leale. Alcuni atteggiamenti di Stearns non mi sono sembrati sportivi. Se certe cose vengono fatte apposta per distrarre o confondere l’avversaria, allora non è più solo una questione di gioco.”

Il riferimento sembrerebbe andare a episodi ripetuti in cui, secondo Paolini, l’avversaria avrebbe urlato in momenti cruciali o fatto rumori durante la preparazione al servizio, pratica non consentita e considerata antisportiva. Inoltre, vi sarebbero state chiamate sospette per il fisioterapista e pause giudicate “strategiche” più che mediche, con la conseguente interruzione del ritmo gara.
Immediata è stata la richiesta da parte del team di Paolini di una verifica ufficiale da parte dell’organizzazione del torneo e del WTA Tour. Fonti vicine alla giocatrice parlano di una richiesta formale di revisione video degli episodi contestati. Anche l’allenatore di Jasmine avrebbe chiesto di rivalutare alcune decisioni arbitrali e comportamenti dell’avversaria durante la partita.
Il pubblico, nel frattempo, si è diviso. Sui social sono già centinaia i commenti con hashtag come #PaoliniStearns, #FairPlayTennis e #WTAincrisi, dove alcuni tifosi prendono le difese di Paolini, sottolineando la sua correttezza e trasparenza, mentre altri accusano l’italiana di “cercare scuse” per una sconfitta amara.
L’organizzazione del torneo ha pubblicato una nota stringata nella notte:
“Siamo a conoscenza delle dichiarazioni rilasciate dalla giocatrice Jasmine Paolini. In linea con le regole WTA, ogni segnalazione ufficiale verrà presa in esame e verificata attraverso i materiali video e le relazioni dei giudici di gara. Nessuna ulteriore dichiarazione verrà rilasciata fino alla conclusione delle analisi.”
Dal canto suo, Peyton Stearns non ha rilasciato dichiarazioni dirette sulla vicenda, limitandosi a postare un messaggio su Instagram:
“Fiera della mia vittoria oggi. Ho lottato con il cuore in campo. Ci vediamo al prossimo turno.”
Questo silenzio ha alimentato ancora di più il sospetto tra i fan della Paolini, che ora si aspettano una presa di posizione chiara e ufficiale. Alcuni esperti di tennis e opinionisti TV, come Paolo Bertolucci e Roberta Vinci, hanno invitato alla calma e all’attesa delle verifiche. “Paolini ha sempre avuto un comportamento esemplare. Se ha parlato così apertamente, qualcosa deve averla realmente turbata. Ma attendiamo i fatti,” ha detto la Vinci in diretta su SuperTennis.
Nel frattempo, la pressione sull’organizzazione cresce. Un eventuale conferma di comportamenti scorretti potrebbe avere serie conseguenze, sia per l’immagine di Stearns che per l’integrità del torneo stesso. Nei prossimi giorni, i referti ufficiali e le analisi video stabiliranno se si è trattato di un caso reale di scorrettezza oppure di un malinteso amplificato dalla tensione del match.