In un’epoca in cui le star dello sport sono spesso sotto i riflettori per i loro sontuosi stili di vita e accordi commerciali, la sensazione di tennis italiana Jannik Sinner ha scelto un percorso più tranquillo e più sentito. In un gesto che solo di recente è venuto alla luce, Sinner ha acquistato segretamente il fatiscente campo da tennis, dove si è formato da bambino nella sua città natale di San Candido e lo ha trasformato in un centro di addestramento gratuito all’avanguardia per bambini svantaggiati.
La corte, immersa nel mezzo di una fredda valle alpina, era caduta a lungo in rovina. Il suo asfalto screpolato, le reti cadenti e le linee sbiaditi erano molto lontane dal luogo vibrante che una volta era stata. Per il peccatore, tuttavia, era un terreno sacro: il luogo in cui, con una racchetta di seconda mano e sfere da tennis logore, aveva trascorso innumerevoli ore a inseguire il suo sogno.
Invece di lasciarlo svanire nella storia, il peccatore ha organizzato in silenzio per acquistare la proprietà. Lavorando con costruttori e volontari locali, ha supervisionato una completa ristrutturazione. La nuova struttura ora dispone di campi sia interni che esterni, illuminazione moderna, un’area di fitness e una piccola club house. Soprattutto, opera completamente gratuitamente per i bambini che non possono permettersi di allenarsi altrove.
Quando arrivò il grande giorno di apertura, la comunità locale si aspettava di vedere il peccatore in piedi con orgoglio con le forbici in mano, pronta a tagliare il nastro. Invece, non si trovava da nessuna parte. L’unica traccia del suo coinvolgimento era un semplice cartello di legno montato all’ingresso, inciso con una sola frase:“Sto solo restituendo ciò che questo posto mi ha dato.”
I residenti locali erano profondamente commossi. “Non si tratta solo di tennis”, ha detto Lucia Bianchi, una vicina di lunga data. “Riguarda la speranza. Questi bambini ora hanno un posto dove appartenere, sognare e lavorare per qualcosa di meglio. E lo ha fatto senza chiedere alcun riconoscimento.”
Gli allenatori volontari al centro affermano che il numero di bambini che si presentano per giocare è triplicato da quando è stato aperto. Molti di loro non avevano mai tenuto una racchetta da tennis prima. “Dovresti vedere i loro volti”, ha detto un allenatore. “Vengono timidi e se ne vanno con una scintilla agli occhi. Questa è la vera vittoria.”
Lo stesso Sinner non ha commentato pubblicamente il progetto, in linea con la sua natura riservata. Fonti vicine a lui dicono che la decisione proveniva da un profondo senso di gratitudine alla città e alle persone che lo sostenevano durante i suoi primi anni.
Mentre trofei e titoli spesso dominano i titoli nel mondo dello sport, l’atto tranquillo di Sinner serve da ricordando che l’eredità può anche essere costruita attraverso la gentilezza. Per i bambini di San Candido, il rinnovato campo da tennis è più di una struttura: è un simbolo che i sogni, non importa quanto grande, possa iniziare nei luoghi più piccoli.
E forse, da qualche parte lontano dalle telecamere e applausi, il peccatore passa ancora oltre quel cartello di legno, sorridendo al pensiero di aver restituito un pezzo della sua storia.