L’atmosfera del Foro Italico, ancora calda dopo la spettacolare finale dell’Open di Roma tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, si è improvvisamente raffreddata a causa di una notizia shock: l’organizzazione del torneo ha annunciato ufficialmente l’avvio di una procedura disciplinare e una penalità nei confronti del tennista spagnolo Carlos Alcaraz. La decisione arriva dopo che sono state confermate le indagini interne riguardo a presunte irregolarità verificatesi durante il torneo, con accuse sollevate direttamente da Jannik Sinner.

Secondo fonti vicine agli organizzatori, le indagini si sono concentrate su un episodio avvenuto durante la semifinale e confermato anche in parte durante la finale. Sinner avrebbe dichiarato allo staff ATP e ai giornalisti che Alcaraz, in momenti chiave del match, avrebbe ricevuto comunicazioni non autorizzate dal suo box – una violazione del regolamento che vieta ogni forma di coaching esterno durante lo svolgimento del gioco. “Ho notato che in certi momenti critici, Carlos riceveva segnali dal suo allenatore,” avrebbe detto Sinner. “Non è la prima volta che accade, ma questa volta era troppo evidente.”

L’ATP ha immediatamente avviato un’indagine interna e ha richiesto la revisione delle immagini video e audio registrate durante gli incontri. Dopo un’analisi dettagliata, il comitato etico dell’ATP ha confermato che effettivamente ci sono stati alcuni comportamenti ritenuti sospetti. Anche se non è stata provata un’intenzione chiara di barare da parte del tennista, è stata comunque emessa una penalità formale: una detrazione di punti ATP guadagnati a Roma e una sanzione pecuniaria di 50.000 euro. Inoltre, Alcaraz sarà tenuto a partecipare a un programma di sensibilizzazione promosso dall’ATP sul rispetto delle regole e dell’integrità sportiva.

Carlos Alcaraz ha risposto alle accuse attraverso un comunicato ufficiale diffuso dal suo staff: “Sono profondamente deluso da questa decisione. Non ho mai cercato di ottenere un vantaggio sleale e ritengo ingiuste le conclusioni a cui è giunta l’ATP. Tuttavia, rispetto il processo e collaborerò per chiarire ogni punto. Ho grande rispetto per Jannik, ma questa accusa mi ha ferito.”
Jannik Sinner, da parte sua, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha ribadito di non avere nulla di personale contro il collega spagnolo, ma di aver sentito il dovere di segnalare ciò che secondo lui minava la regolarità del gioco. “Non si tratta di vincere o perdere,” ha detto. “Si tratta di giocare secondo le regole. Tutti noi dobbiamo rispettarle, soprattutto nei grandi tornei dove milioni di persone ci guardano.”
L’episodio ha già scatenato forti reazioni nel mondo del tennis. Alcuni ex campioni come Mats Wilander e Boris Becker hanno espresso opinioni diverse: il primo ha parlato di “giusta punizione per ristabilire l’etica sportiva”, mentre Becker ha invitato alla prudenza, sottolineando come il tennis moderno stia diventando troppo severo nei confronti dei giocatori.
Intanto, sui social media, i tifosi si dividono: c’è chi sostiene Alcaraz, accusando Sinner di essere un “cattivo perdente”, e chi invece apprezza la trasparenza del campione altoatesino. Il dibattito è aperto e potrebbe continuare per settimane, influenzando anche la preparazione dei due giocatori in vista del Roland Garros.
In conclusione, questa vicenda rischia di lasciare un’ombra sulla splendida edizione 2025 dell’Open di Roma, un torneo che aveva visto la partecipazione di tutti i big del circuito. La rivalità tra Alcaraz e Sinner, che ha acceso l’entusiasmo del pubblico in tutto il mondo, ora si arricchisce di un capitolo controverso che potrebbe ridefinire il loro rapporto e il futuro dello sport. Resta da vedere se Carlos riuscirà a riconquistare la fiducia degli appassionati e se l’ATP sarà in grado di gestire simili situazioni con maggiore trasparenza e rigore.