Il mondo della MotoGP è stato scosso da una rivelazione che ha lasciato i tifosi e gli addetti ai lavori senza parole. Durante il weekend del Gran Premio del Giappone 2025, il direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna, ha espresso profondo disappunto in un’intervista esclusiva con Sky Sport Italia, commentando un presunto tradimento di Marc Marquez. “Marquez ci ha tradito,” ha detto con amarezza, riferendosi alla scoperta che il pilota spagnolo, ora parte del team ufficiale Ducati, avrebbe ricevuto 5 milioni di dollari in contratti pubblicitari legati a Honda, la sua ex squadra, e avrebbe mantenuto contatti con la casa giapponese nonostante il passaggio a Borgo Panigale. La notizia, emersa da fonti vicine al paddock, ha scatenato un’onda di polemiche e messo in discussione la lealtà di Marquez, figura centrale della stagione 2025.

Marquez, otto volte campione del mondo, ha fatto il salto da Honda a Gresini Ducati nel 2024, prima di firmare un contratto biennale con il team ufficiale Ducati per il 2025. La sua transizione è stata segnata da un ritorno spettacolare alla competitività, con tre vittorie nel 2024 su una Desmosedici GP23 dell’anno precedente e due trionfi consecutivi nel 2025, in Thailandia e Argentina, che lo hanno portato in testa al mondiale dopo 93 gare. Tuttavia, il suo legame con Honda, dove ha conquistato sei titoli MotoGP tra il 2013 e il 2019, sembra non essersi mai interrotto del tutto. Secondo indiscrezioni riportate da Motorsport.com, Marquez avrebbe firmato accordi pubblicitari con sponsor legati a Honda, tra cui Repsol, per un valore di 5 milioni di dollari, senza informare Ducati. Inoltre, sarebbe stato visto in incontri con i vertici Honda durante il GP di Buriram, alimentando sospetti su una possibile collaborazione futura.

Dall’Igna non ha nascosto la sua frustrazione. “Abbiamo dato a Marc la nostra fiducia e una moto ufficiale, ma scoprire che mantiene legami con Honda è una pugnalata,” ha dichiarato. Il boss di Ducati ha sottolineato come la casa italiana abbia sacrificato talenti come Jorge Martin e Enea Bastianini per garantire a Marquez un posto nel team ufficiale, una decisione che aveva già sollevato critiche per il suo impatto sull’ecosistema Ducati. La perdita dello storico sponsor Repsol da parte di Honda, avvenuta dopo l’addio di Marquez, aveva rafforzato l’immagine dello spagnolo come un asset commerciale, ma ora queste rivelazioni gettano un’ombra sulla sua integrità.

Marquez, dal canto suo, ha risposto alle accuse con calma ma fermezza in una conferenza stampa a Motegi. “Non ho tradito nessuno. I miei contratti pubblicitari sono trasparenti, e il mio impegno è con Ducati al 100%. Honda fa parte del mio passato, ma non del mio futuro,” ha detto, cercando di spegnere le fiamme. Tuttavia, la sua fedeltà a Red Bull, interrotta per rispettare l’accordo esclusivo di Ducati con Monster Energy, aveva già suscitato dibattiti sulla sua flessibilità commerciale. I suoi 16,2 milioni di follower sui social, che lo rendono il pilota MotoGP più seguito, lo hanno reso un magnete per gli sponsor, ma anche un bersaglio per le critiche.

La situazione è complicata dal contesto sportivo. Marquez guida la classifica piloti 2025 con 37 punti di vantaggio su Francesco Bagnaia, suo compagno di squadra, ma le tensioni interne potrebbero destabilizzare Ducati. Il GP del Giappone, con le sue condizioni miste, ha visto Marquez conquistare un quarto posto, mentre Bagnaia ha lottato per il podio. Le voci di un possibile ritorno di Marquez a Honda nel 2027, quando il nuovo regolamento MotoGP potrebbe favorire la casa giapponese, hanno aggiunto benzina al fuoco. Alcuni analisti, come Carlo Pernat, suggeriscono che Marquez stia giocando una partita strategica, mantenendo aperte tutte le opzioni per massimizzare il suo valore.

Nel frattempo, i tifosi italiani, già divisi dal conflitto storico tra Marquez e Valentino Rossi, si sono riversati su X per esprimere il loro disappunto, con hashtag come #MarquezTraditore che hanno guadagnato terreno. La Ducati, che domina il mercato MotoGP con la sua Desmosedici, si trova ora a gestire una crisi d’immagine, mentre cerca di mantenere il focus sul titolo. Il Gran Premio del Giappone ha dimostrato che Marquez rimane un fenomeno in pista, ma la sua lealtà fuori dal circuito è ora sotto scrutinio. La stagione 2025, con ancora molte gare da disputare, si preannuncia non solo una lotta per il campionato, ma anche un banco di prova per la credibilità di uno dei più grandi campioni della storia del motociclismo.