Il mondo del MotoGP è stato scosso da un’ondata di polemiche dopo che accuse gravi sono state mosse contro Aprilia Racing, sospettata di aver minimizzato o nascosto la reale entità degli infortuni di Jorge Martin per preservare un importante accordo di sponsorizzazione. L’incidente avvenuto durante il Gran Premio del Qatar del 13 aprile 2025, che ha visto il campione del mondo in carica subire 11 fratture costali e un pneumotorace, ha sollevato interrogativi sulla gestione delle informazioni da parte del team di Noale. Le sei parole pronunciate dalla fidanzata di Martin, María Monfort, “Non sarà facile, è molto grave”, hanno amplificato i sospetti, portando alcuni media e fan a chiedersi se Aprilia abbia agito con trasparenza o abbia privilegiato interessi economici, mettendo a rischio la salute del pilota.

L’incidente di Lusail è stato devastante. Martin, al suo rientro dopo aver saltato le prime tre gare della stagione 2025 per infortuni pregressi a mano e piede, è caduto alla curva 5, venendo poi colpito dalla moto di Fabio Di Giannantonio. Trasportato d’urgenza all’Hamad General Hospital di Doha, è stato diagnosticato con un trauma toracico grave, richiedendo un drenaggio e un’osservazione prolungata in terapia intensiva. Aprilia ha rilasciato bollettini medici regolari, confermando otto fratture costali posteriori, tre laterali e una minima infiammazione pleurica, ma alcuni critici, come riportato su X, sostengono che il team abbia inizialmente sottostimato la gravità per evitare di allarmare gli sponsor, tra cui il gruppo Piaggio e partner internazionali di alto profilo. Un post anonimo su Reddit ha persino insinuato che Aprilia temesse un ritiro di fondi se Martin fosse stato dichiarato fuori per l’intera stagione.

Le accuse trovano terreno fertile in un contesto di alta pressione finanziaria. L’ingaggio di Martin per il 2025, annunciato con un contratto pluriennale a giugno 2024, è stato un colpo di mercato per Aprilia, che puntava sul talento del pilota per competere con Ducati e inseguire il primo titolo MotoGP. Massimo Rivola, CEO di Aprilia Racing, ha sempre sottolineato l’importanza di Martin come “tassello per arrivare al vertice”, come dichiarato a Moto.it. Tuttavia, la stagione di Martin è stata segnata da infortuni: due cadute nei test pre-stagionali a Sepang e in allenamento su una supermoto hanno causato fratture multiple, limitandolo a soli 90 giri sull’Aprilia prima del Qatar. Alcuni analisti suggeriscono che Aprilia, consapevole del valore di Martin per la visibilità del brand, abbia evitato di comunicare l’intera portata dei suoi problemi fisici per mantenere la fiducia degli investitori.

La gestione degli infortuni di Martin ha precedenti controversi. Durante i test di Sepang, Rivola ha puntato il dito contro Michelin, accusando un pneumatico difettoso di aver causato la caduta che ha fratturato mano e piede del pilota, come riportato da Motorsport.com. Questa mossa è stata interpretata da alcuni come un tentativo di deviare l’attenzione da possibili carenze della moto o del team. Ora, le accuse di insabbiamento si concentrano sul bollettino medico post-Qatar, che inizialmente descriveva Martin come “cosciente e senza problemi agli arti”, omettendo dettagli sulle fratture fino a successive precisazioni. Questo ritardo ha alimentato speculazioni, con un commentatore di Autosport che ha suggerito che Aprilia abbia agito per “salvaguardare l’immagine di stabilità” di fronte agli sponsor.

La comunità del MotoGP è divisa. I fan di Martin, attivi su X con l’hashtag #FuerzaJorge, chiedono trasparenza e temono che il pilota sia stato spinto a correre nonostante condizioni fisiche precarie. Altri, come il giornalista Ernesto Riveras, difendono Aprilia, sottolineando che i bollettini medici sono stati aggiornati regolarmente e che la priorità del team è la salute del pilota. Marc Márquez, commentando l’incidente, ha consigliato a Martin di non affrettare il recupero, richiamando la propria esperienza del 2020. Nel frattempo, Aprilia ha confermato che Lorenzo Savadori sostituirà Martin a Jerez, mentre il pilota rimane a Doha, con un rientro in Europa previsto solo quando il pneumotorace sarà risolto.
Le accuse contro Aprilia sollevano questioni etiche profonde. Se confermate, suggerirebbero una priorità agli interessi commerciali rispetto al benessere di un atleta. Tuttavia, senza prove concrete, tali sospetti rischiano di rimanere speculazioni alimentate dalla passione dei fan e dalla pressione mediatica. Mentre Martin affronta un recupero stimato in tre mesi, il team di Noale deve navigare una tempesta di critiche, dimostrando che la fiducia in Jorge Martin va oltre gli interessi economici. La verità emergerà solo con il tempo, ma per ora, il paddock attende risposte, sperando che il “Martinator” torni più forte di prima.